La tartaruga è un animale meraviglioso, da sempre protagonista di storie e proverbi popolari fono a divenire un vero e proprio simbolo.
La tartaruga ha da sempre un ruolo simbolico importante: è nota per la sua lentezza, ma la sua caratteristica più importante è la longevità.
Immagine dell’universo, la sua corazza è rotonda sopra come il Cielo e piatta sotto come la Terra: ritroviamo qui il simbolismo della Cupola. Saggia, perchè vecchia e portatrice di ideogrammi sul guscio, la tartaruga è d’altronde in varie circostanze l’inviato del cielo. Le quattro zampe svolgono naturalmente la funzione di pilastri; esse sono gli stabilizzatori delle isole del Cosmo.
Il significato della tartaruga nella storia va però oltre, infatti il suo ritirarsi nella corazza è il simbolo di un’attitudine spirituale fondamentale, la concentrazione, il ritorno allo stato primordiale. La tartaruga, racchiusa fra le due piastre della sua corazza, rappresenta il piano intermedio, la via fra cielo e terra. La tartaruga, lenta, oscura, rigonfia, simbolizzerebbe allora un movimento involutivo, un regresso verso la incarnazione.
Attraverso tutte queste tradizioni, così largamente diffuse, la tartaruga ha un ruolo analogo a quello del grande coccodrillo, della cosmogonia dell’America centrale, che si presenta sotto forma di balena, di grande pesce, di drago e anche di mammut in Siberia e in Estremo Oriente. Il mammut è considerato un animale acquatico dalla maggioranza delle tribù siberiane. La tartaruga è una divinità fondamentale, espressione delle forze profonde della terra e delle acque.
Ma, nella maggior parte dei casi essa può sublimarsi in simbolo celeste. Così il significato della tartaruga presso i Maya, era legato alle stelle e alle costellazioni. Il guscio della tartaruga costituisce una rappresentazione della volta celeste. Per questa funzione primordiale di sostegno della terra, la tartaruga è considerata un compagno e anche un equivalente degli antenati, la cui compagnia è benefica.